Consulenza Psicologica
La consulenza psicologica è un servizio che si rivolge a chi si trova in un momento di crisi, di difficoltà o di dubbio, tali da sentire il bisogno di un appoggio professionale per affrontare la situazione attraverso uno spazio di ascolto volto alla comprensione profonda di un problema e alla ricerca delle modalità di intervento più opportune.
La consulenza psicologica è dunque una relazione d’aiuto per l’individuo, la coppia, la famiglia o il gruppo.
Essa è finalizzata a questi obiettivi:
- chiarificazione dei termini di un conflitto;
- facilitazione di una scelta autonoma e responsabile;
- presa di coscienza di una situazione di crisi o disagio;
- sostegno nel perseguire la decisione maturata.
Il cambiamento apportato da una consulenza psicologica si focalizza, dunque, su obiettivi specifici e non richiede trasformazioni nella personalità del cliente.
Il percorso di consulenza avviene con un ciclo di tre o quattro incontri della durata di 50 minuti, che hanno una funzione conoscitiva e diagnostica. Il focus, nello specifico, è centrato su:
- raccolta delle informazioni anamnestiche;
- comprensione e definizione del problema/disturbo riportato;
- analisi delle aspettative del richiedente e della motivazione al cambiamento.
Al termine della consulenza psicologica è previsto un colloquio di restituzione, che ha l’obiettivo di valutare, insieme al richiedente, le strategie di intervento più idonee, rispetto al quadro individuato e alla richiesta d’aiuto portata dal soggetto.
Sostegno alla genitorialità
La famiglia è un sistema dinamico, soggetto a continue modificazioni in relazione alle specifiche fasi che attraversa e che caratterizzano il ciclo vitale familiare.
Ogni fase è segnata da eventi critici, alcuni connessi ai normali processi di sviluppo, e quindi eventi attesi e prevedibili, come la nascita, l’adolescenza, l’uscita di casa dei figli, ecc., altri non attesi e non prevedibili, come la morte di un membro familiare, il divorzio, la malattia.
Nel corso del ciclo vitale, quindi, la coppia genitoriale può incorrere in una situazione di impasse, in cui rimane ancorata ad un funzionamento non adeguato al proprio compito evolutivo.
In tali situazioni risulta utile un intervento di sostegno alla genitorialità.
I percorsi possibili in questo ambito possono essere:
- consulenza psicologica;
- colloqui informativi sullo sviluppo evolutivo dei figli e sul cambiamento del ruolo genitoriale;
- percorso di Psicoterapia (individuale o di coppia, anche qualora l’area di impasse risulti non prettamente nell’area genitoriale ma anche nella sfera coniugale);
- interventi psicoeducativi di gruppo (incontri nei quali la condivisione delle proprie difficoltà con altri genitori permette di sentirsi sostenuti e meno isolati nel recupero della funzione genitoriale).
Attraverso tali interventi la famiglia può trovare risposte a dubbi ed interrogativi che possono nascere sui percorsi di crescita dei figli, sulle scelte educative, sulla difficoltà di comunicare in modo funzionale ed efficace, sul riconoscimento precoce dei segnali di disagio.
Gli obiettivi sono:
- sostenere il genitore o la coppia genitoriale nel processo educativo del proprio figlio;
- accompagnare genitori e figli nella soluzione di uno specifico problema;
- diminuire le difficoltà di comunicazione tra genitori e figli.
Psicoterapia individuale
Il percorso di psicoterapia permette alla persona di avere a disposizione uno spazio ed un tempo dove poter raccontare la propria sofferenza ed essere ascoltati e compresi senza giudizio, migliorando e sviluppando, attraverso il dialogo e la scoperta di nuove modalità, le proprie capacità personali, al fine di affrontare e superare con successo le difficoltà e le criticità che spesso l’individuo incontra nel corso della sua vita.
La psicoterapia individuale è un processo attraverso il quale lo psicoterapeuta favorisce il superamento di un disagio psicologico con il fine di migliorare il benessere psicofisico della persona.
Psicoterapia di coppia
La psicoterapia di coppia è un intervento terapeutico finalizzato ad aiutare i coniugi/conviventi in difficoltà a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme.
Le difficoltà incontrate possono essere di diverso tipo (difficoltà di comunicazione, conflitti, tradimenti, divergenze nelle modalità genitoriali o difficoltà nei momenti di nascita/perdita/distacco dai figli).
L’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere ad essa apportati, sia nel modo di comunicare, sia negli atteggiamenti da prendere nei momenti di crisi, con l’obiettivo di individuare ed applicare dei cambiamenti che possano ristabilire equilibrio e serenità, se non felicità, alla coppia.
Psicoterapia familiare
La terapia della famiglia è la forma di trattamento maggiormente rappresentativa dell’approccio sistemico-relazionale. La famiglia viene considerata come un insieme di parti strettamente interconnesse tra loro e le cui caratteristiche superano quelle degli individui che la compongono. Queste relazioni sono solitamente soggette a dei mutamenti legati a diverse fasi della vita familiare ma non è sempre facile trovare nuovi equilibri sia sul piano di coppia che rispetto al rapporto con i figli o i propri genitori.
A volte può verificarsi una situazione in cui il ruolo ricoperto all’interno del proprio nucleo familiare diventi troppo rigido, non consentendo un nuovo adattamento alla situazione che si sta vivendo. Questa difficoltà risulta ancora maggiore quando la famiglia deve confrontarsi con eventi particolarmente stressanti, i cui sentimenti ad essi agganciati (come ad esempio, ansia, confusione e rabbia) si ripercuotono sulle relazioni familiari. Il sintomo diventa espressione di una rete familiare e comunicativa che non riesce a funzionare in modo soddisfacente.
La terapia familiare non è da intendersi come un tribunale in cui esiste una giuria che deve stabilire la condanna dell’imputato ma ha l’obiettivo di comprendere i processi relazionali e comunicativi che sottostanno al problema affinché si possano poi intravedere nuove possibilità che aiutino tutti a stare meglio.
La terapia familiare diventa, dunque, luogo di dialogo e di confronto dove ciascuno può esprimere il proprio punto di vista comprendendo anche quello dell’altro. Lo scopo è quello di creare significati condivisi che permettano di trovare soluzioni funzionali al superamento della difficoltà che si sta sperimentando.
Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza
La consulenza coinvolge il genitore e tutte le figure di riferimento alle quali si può attingere per fornire le risorse e il supporto necessario al superamento delle difficoltà, favorendo al contempo una maggiore consapevolezza delle dinamiche relazionali e degli aspetti emotivi alla base dei problemi percepiti.
Inizialmente la consulenza è condotta in presenza dei soli genitori (o tutore), che sono invitati a spiegare quelle che sono le difficoltà riscontrate e, nel caso in cui sia indicato incontrare il minore, fornire il consenso necessario.
Disturbi d’ansia e dell’umore:
Disturbo d’Ansia di Separazione, Fobie, Fobia Sociale, Disturbo Ossessivo-compulsivo, Disturbo Post-traumatico da Stress, Depressione.
Disturbi della Comunicazione:
Disturbo dell’espressione del linguaggio, Disturbo misto dell’espressione e della ricezione del linguaggio, Disturbo della fonazione, Balbuzie.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento:
Disturbo della lettura (Dislessia), Disturbo della scrittura (Disgrafia), Disturbo del calcolo (Discalculia).
Disturbi del comportamento:
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, Disturbo Oppositivo-provocatorio, Disturbo della Condotta.
Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza:
Bulimia , anoressia nervosa, ritardo mentale, enuresi infantile, insonnia Infantile, disturbi psicosomatici.
La terapia sistemico relazionale
La Sistemico Relazionale è uno dei tipi di psicoterapia attualmente più diffusi insieme alla terapia cognitivo-comportamentale. Questo approccio trova la sua specificità nella presa in carico di tutto il nucleo familiare e in un intervento mirato a modificarne le dinamiche disfunzionali.
La psicoterapia sistemico-relazionale concepisce la famiglia come un sistema cibernetico ovvero come un’entità rappresentata da singole parti interagenti tra loro e dove l’analisi viene diretta alle relazioni interpersonali e non all’organizzazione intrapsichica di ognuno dei componenti. Ogni nucleo familiare è caratterizzato da una sua struttura, da regole interne e da modalità peculiari d’interazione tra i membri; in ogni famiglia viene a costituirsi, a partire dalla fusione dei vari stili individuali di attaccamento e di accudimento, un modello operativo condiviso, una sorta di copione relazionale regolato da taciti accordi, nel quale ad ognuno viene attribuito un ruolo fisso e dove vengono nutrite determinate aspettative e vengono attuate interazioni articolate secondo sequenze ripetitive.
Lo psicoterapeuta dovrà tener conto del fatto che ogni famiglia-sistema possiede una struttura sua propria e di conseguenza l’intervento dovrà essere rigidamente contestualizzato. Si andranno ad analizzare le modalità relazionali soprattutto attraverso lo stile della comunicazione tra i vari membri cercando di modificare l’assetto preesistente con le sue dinamiche disfunzionali e contrastando la tendenza, tipica di ogni sistema, a mettere in atto retroazioni negative per ristabilire l’omeostasi precedente.
Ma quando si può dire che una famiglia è normale?
Anche una famiglia con un funzionamento ottimale potrebbe essere considerata anormale quanto una famiglia con dinamiche fortemente disfunzionali. La risposta è da ricercarsi nell’adeguato svolgimento dei compiti secondo i ruoli tipici di ognuno e soprattutto nella cura della crescita e del benessere dei membri.